Nuova Riveduta:

Cantico 3:3

Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata;
e ho chiesto loro: «Avete visto il mio amore?»

C.E.I.:

Cantico 3:3

Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:
«Avete visto l'amato del mio cuore?».

Nuova Diodati:

Cantico 3:3

Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata. Ho chiesto loro: «Avete visto colui che il mio cuore ama?».

Riveduta 2020:

Cantico 3:3

Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata; e ho chiesto loro: “Avete visto colui che il mio cuore ama?”.

La Parola è Vita:

Cantico 3:3

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Cantico 3:3

Le guardie che vanno attorno per la città m'hanno incontrata; e ho chiesto loro: 'Avete visto colui che l'anima mia ama?'

Ricciotti:

Cantico 3:3

M'incontrarono le scolte che perlustravan la città.- «L'avete visto l'amato dell'anima mia?» -

Tintori:

Cantico 3:3

Mi trovaron le guardie di ronda per la città: «Avreste visto l'amore dell'anima mia?»

Martini:

Cantico 3:3

Mi trovarono le sentinelle, che stanno a guardia della città. Avreste mai veduto colui, che è l'amore dell'anima mia?

Diodati:

Cantico 3:3

Le guardie che vanno attorno alla città, mi hanno trovata; Ed io ho detto loro: Avete voi punto veduto colui che l'anima mia ama?

Commentario abbreviato:

Cantico 3:3

Capitolo 3

Le prove della Chiesa per il ritorno di Cristo Cant 3:1-5

Le eccellenze della Chiesa, L'aiuto di Cristo nei suoi confronti Cant 3:6-11

Versetti 1-5

Era difficile per la chiesa del vecchio testamento trovare Cristo nella legge cerimoniale: essa si agitava senza riuscire a trovare pienamente il suo Creatore. Le guardie di quella chiesa, inoltre, davano uno scarso aiuto a chi camminava in cerca di Lui. La notte è un momento di freddo, di oscurità, di turbamento e di apprensioni riguardo alle cose spirituali. In primo luogo, quando si è turbati, si fanno sforzi deboli per cercare e ottenere la consolazione della comunione con Cristo. E ciò non è saggio: il credente allora è sollecitato a una diligenza più grande. Le vie ed i sentieri larghi sembrano implicare la tolleranza con cui non si cerca il Signore. Ciò deve essere evitato da coloro che hanno a cuore la propria anima. Non dobbiamo affidarci ad altri mezzi, se non alla fede, per andare direttamente a Cristo. Affidarsi a Cristo senza tentennamenti vuol dire affidarsi a Lui con fervore. Il risultato è una preghiera umile e ardente, con manifesta professione di fede nelle sue promesse. Quando la fede dei credenti è alimentata da Cristo, Egli non si offenderà per le loro ansie spirituali, ma anzi, si compiacerà di questo. Il credente desidera, infatti, che altri vengano al loro Salvatore. Dovunque troviamo Cristo, dobbiamo portarlo a casa con noi, specialmente nella casa del nostro cuore e dobbiamo preoccuparci e invitare gli altri a non contristar il nostro santo Consolatore, né provocare il nostro Amato.

Riferimenti incrociati:

Cantico 3:3

CC 5:7; Is 21:6-8,11,12; 56:10; 62:6; Ez 3:17; 33:2-9; Eb 13:17
Giov 20:15

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